Un tipico tempio di Kalian è suddiviso in una zona centrale, assai spaziosa, al centro della quale domina l'altare della dea. L'altare di Kalian è costruito in pietra dura dal colore grigio con riflessi viola. Gli altari più preziosi sono costituiti da un unico blocco di granito lungo oltre cinque metri ed impreziosito con rilievi scolpiti con figure di ragni e di ragnatele. L'altare è posizionato su una zona sopraelevata la cui pavimentazione deve essere rigorosamente di colore rosso per rammentare il sangue versato dai nemici del popolo degli Elfi Scuri. In fondo al tempio troneggia la statua della divinità affiancata nel caso da quella delle semi-divinità al quale i sacerdoti del tempio sono devoti. Esistono altre tre zone la cui presenza è obbligatoria nel tempio di Kalian. Innanzitutto è presenta la sala della Foresta Morta con le sue piante pietrificate che rappresenta la zona di isolamento, riflessione e meditazione. Vi è poi lo Studio del Ragno, si tratta di una sala dove si preparano i rituali clericali e dove si iniziano le procedure di incantamento degli oggetti magici clericali. Infine vi è la camera funebre dove sono allevati i particolari ragni che gli Elfi Scuri utilizzano per la mummificazione dei corpi dei loro defunti e dove avviene la cerimonia funebre. I cadaveri, una volta mummificati sono consegnati alla comunità laica e conservati all'esterno del tempio in cripte comuni oppure in zone sepolcrali private delle famiglie e dei clan. Manca all'interno del tempio di Kalian una zona sacrificale per la caratteristica tecnica sacrificale che impone ai sacerdoti di effettuare i sacrifici fuori dal tempio. 

Kalian è una dea crudele e capricciosa tormentata da insane fobie. Il carattere possessivo e sospettoso della divinità incide profondamente sui suoi rituali. La dea è solita mettere costantemente alla prova i ministri del suo culto e richiedere costanti sacrifici rituali. Kalian pretende che i suoi sacerdoti si rechino costantemente alla ricerca dei nemici del culto e del suo popolo oppure scovino i deboli e le creature di razza inferiore il cui unico scopo di vita è quello di saziare l'appetito della dea con il loro infimo sangue. Questa richiesta costante di sacrifici rappresenta certamente uno degli elementi destabilizzanti della presenza degli elfi scuri in un dato territorio ed è fonte di timore, di odio e di diffidenza per le creature che vivono nei pressi delle comunità devote alla dea. Spedizioni punitive, infatti, partono costantemente dai templi della dea per diffondere paura e terrore e per far ricordare che solo gli elfi scuri appartengono alla razza superiore ed egemone laddove le altre razze, invece, sono destinate a soccombere ed a servire.

Il sacrificio rituale rappresenta l'offerta, richiesta dalla divinità, che un sacerdote di Kalian può effettuare nei confronti della dea e che porta benefici solo a costui ed ai suoi fedeli presenti all'atto del sacrificio. La ritualità di questo sacrificio prevede che sia sacrificata una vittima che è stata sconfitta dal sacerdote e dai suoi alleati, nel luogo dove la stessa è stata sconfitta e nell'immediatezza dello scontro. A differenza di altri rituali sacrificali, infatti, quelli del culto di Kalian non richiedono che la vittima sia trasportata all'interno del tempio. Del resto l'ingresso di un essere inferiore nei luoghi sacri, anche se catturato e per fini sacrificali, rappresenterebbe un sacrilegio per la purezza della dea. Al contrario, invece, la vittima deve essere sacrificata nel luogo in cui è stata sconfitta ed il suo corpo senza vita, con gli evidenti segni del rituale, deve restare in tale luogo a manifestare la potenza della dea. I sacrifici rituali di Kalian non sono contraddistinti, infatti, da segretezza e non deve essere in alcun caso occultato il loro verificarsi.      

La tecnica sacrificale consiste nel preparare un avversario ormai sconfitto al sacrificio attraverso l'incantesimo del primo livello di potere speciale di Kalian "Last Sleep" (link). Infatti, solo una vittima che si trova nello stato comatoso particolare indotto da questa magia può essere validamente sacrificata alla dea. Si osservi che solo esseri viventi originari del primo piano materiale dotati di corpo organico di tipo animale (ad esclusione, quindi, delle aberrazioni, dei melmoidi, dei piantiformi, dei costruiti, degli elementali, ecc...) con punteggio di intelligenza almeno pari a Low Intelligence (5) sono considerati vittime sacrificali valide. La vittima deve essere stata sconfitta dal sacerdote od i suoi alleati (sempre che costui abbia partecipato allo scontro) ponendo comunque resistenza. Saranno considerate vittime valide solo le creature che avendo opposto una qualche resistenza e dimostrato una certa ostilità siano state sconfitte sul campo (non potranno essere sacrificati quindi, schiavi, prigionieri, creature non ostili già sottoposte al controllo del sacerdote o che si sono arrese senza opporre alcuna resistenza) all'interno del periodo temporale compreso nel medesimo flusso di energia divina nel quale verrà effettuato il rituale. Si noti che non è considerato religiosamente corretto che il chierico od un suo alleato inducano a reagire creature che di per sé (o per le condizioni in cui si trovano) non lo avrebbero fatto. Le vittime devono, inoltre, aver rappresentato un qualche pericolo per il sacerdote ed il suo gruppo partecipando ad uno scontro che, ad insidacabile giudizio del Dungeon Master, sia considerato impegnativo (per tale motivo un sacerdote di alto livello difficilmente potrà estirpare validamente l'anima di creature di pochi dadi vita)..  

Il rituale consiste nel posizionare il corpo della vittima al centro di un simbolo dalla forma di ragno disegnato precedentemente dal sacerdote sul terreno con il sangue della stessa vittima sul quale viene adagiata un lino di alta qualità intessuto con tela di ragno (stoffa sottile, dal valore di 10 monete d'oro e dal peso di 0,2 libbra, prodotta da ragni allevati appositamente nei templi della dea dalle Sacerdotesse delle Ombre). Esiste una versione di seta pregiata intessuta con tela di ragno (dal valore di 33 monete d'oro e dal peso di 0,2 libbra) che concede un bonus se utilizzata nel corso del rituale. Il sacerdote procede ad innalzare preghiere rituali alla dea all'esito delle quali squarterà il corpo della vittima utilizzando necessariamente il pugnale sacrificale chiamato Nightdagger (link) strappando alle stesse il cuore (od altro organo equivalente). Il rituale dura complessivamente un turno durante la quale il chierico deve restare concentrato e non può essere interrotto. In caso contrario, costui perderà la possibilità di effettuare il rituale con la vittima designata oltre a dover comunque offrire alla dea i componenti materiali previsti (scelti nel loro ammontare prima di dare inizio al rituale). 

Al termine del rito il sacerdote tira un dado da cento ed applica i seguenti modificatori, il risultato rappresenta il livello di gradimento che Kalian ha provato nell'esecuzione del sacrificio. Più è elevato il grado di gradimento più è alta la possibilità che la divinità doni al sacerdote un dono della notte.

Si tenga presente che dopo il rituale eventuali prove di reperimento risorse di qualsiasi tipo incluse quelle mistiche riceverà una penalità di +2.

Modificatori al tiro per il gradimento

MODIFICATORI DOVUTI ALLA VITTIMA SACRIFICATA
La vittima ha 1-2 DV o livelli (-5)
La vittima ha 3-4 DV o livelli (none)
La vittima ha 5-6 DV o livelli (+3)

La vittima ha 7-8 DV o livelli (+6)
La vittima ha 9-10 DV o livelli (+9)
La vittima ha 11 o + DV o livelli (+12)

La vittima è un ministro del Culto di una divinità della Fratellanza della Luce (+5)
La vittima è un ministro del Culto di Arlinir od una creatura ad essa sacra
(+10, cumulativo con il bonus precedente)
La vittima aveva agito direttamente contro gli interessi del Tempio di Kalian
(+10)
Se la vittima è di allineamento good (+3)
Se la vittima appartiene alla medesima razza di quella sacrificata nel rito precedente (
- 10)

MODIFICATORI DOVUTI ALLE CONOSCENZE DEL CHIERICO
Religion (successo critico/successo/fallimento/fallimento critico) (+ 8 / + 4 / - 3 / - 6)
Ceremony (successo critico/successo/fallimento/fallimento critico) (+ 12 / + 8 / - 6/ - 12)

Per ogni livello del
chierico che effettua il rito oltre il quinto (+1)

MODIFICATORI DOVUTI AL RITUALE
Se il chierico usa
lino di alta qualità intessuto con tela di ragno da 10 m.o. (nessun modificatore)
Se il chierico usa
seta pregiata intessuta con tela di ragno da 33 m.o. (+1)
Per ogni rituale ulteriore al primo che il chierico effettua nel corso del medesimo flusso divino
(- 10)

Se il chierico usa un Nightdagger del valore minimo di 100 monete d'oro (- 4)
Se il chierico usa un Nightdagger dal valore di almeno 200 monete d'oro (- 2)
Se il chierico usa un Nightdagger dal valore di almeno 300 monete d'oro (nessun modificatore)
Se il chierico usa un Nightdagger dal valore di almeno 400 monete d'oro (+2)
Se il chierico usa un Nightdagger dal valore di almeno 500 monete d'oro (+4)
Se il chierico usa un Nightdagger dal valore di almeno 650 monete d'oro (+6)
Se il chierico usa un Nightdagger dal valore di almeno 800 monete d'oro (+8)
Se il chierico usa un Nightdagger dal valore di almeno 1000 monete d'oro (+10)

Se possiede ed indossa paramenti sacri incantati con l'incantamento Holy Vestment [link] rispettivamente da 500/1000/2000 monete d'oro  (+4/+6/+8)
Se è stato lo stesso sacerdote a creare i paramenti sacri incantati
(+2 supplementare).

Se il chierico utilizza la magia Corpse Disposal sul cadavere (
+3)
Se il chierico effettua il rituale in una zona di 20 m.q. che ha precedentemente santificato con la magia Sanctify
(+10)

Tavola dei Punti della Notte

Dopo aver tirato il d100 ed applicato tutti i modificatori il sacerdote verificherà l'ammontare di Punti della Notte ottenuti in seguito al sacrificio. Questi punti devono in parte essere donati alla dea alla fine di ogni anno, in parte possono essere utilizzati per ottenere svariate ricompense o per aiutare il sacerdote nei vari procedimenti di incantamento.

<55    Nessun Punto della Notte
55+   
1 Punto della Notte        
70+   
2 Punti della Notte 
85+   
3 Punti della Notte
100+   
4 Punti della Notte
115+   
5 Punti della Notte
130+   
6 Punti della Notte
145+   
7 Punti della Notte
160+   
8 Punti della Notte
175+   9 Punti della Notte
190+   10 Punti della Notte

DONI DELLA NOTTE

OTTENERE IL FAVORE DI KALIAN
All'esito di un qualsiasi rituale sacrificale il sacerdote di Kalian può decidere di utilizzare uno o più Punti della Notte (esclusivamente tra quelli ottenuti nel corso di quel determinato sacrificio rituale) al fine di invocare il favore della dea per sé od i suoi alleati. In particolare, il chierico deve utilizzare 1 Punto della Notte per ogni creatura che desidera favorire (compreso sé stesso). Orbene, durante tutto il resto del periodo di flusso di energia divina della dea le creature favorite otterranno uno speciale punto divino supplementare che potrà essere utilizzato esclusivamente per ritirare un qualsiasi loro personale tiro per colpire (ovviamente non già ritirato utilizzando un altro punto divino). Qualora non utilizzato entro la fine del flusso di energia divina questo beneficio sarà perso.

PUNTI PREGHIERA SUPPLEMENTARI
Nel corso delle preghiere giornaliere con le quali il sacerdote memorizza i propri incantesimi costui potrà convertire i Punti della Notte fino allora accumulati in un pari ammontare di Punti Preghiera con i quali memorizzare incantesimi supplementari nel limite del numero massimo di magie memorizzabili per livello di potere. Il chierico potrà convertire, nel corso di ogni momento di flusso di energia divina, un ammontare massimo di Punti della Notte pari al doppio del suo livello di esperienza.

MANTENERE IL CONTROLLO DELLE CREATURE CONVOCATE
Quando il sacerdote lancia una qualsiasi magia della propria divinità, regolarmente memorizzata, costui può utilizzare i Punti della Notte affinché la creatura convocata sia controllata direttamente dalla dea. A tal fine il chierico dovrà utilizzare 1 Punto della Notte per livello di potere della magia lanciata. I benefici concessi da questo potere sono i seguenti:
- La creatura non sarà considerata come controllata dal chierico al fine del mantenimento del controllo delle creature convocate magicamente.
- La creatura otterrà un bonus divino al tiro per colpire pari a +1 (non cumulabile con altri bonus similari di natura divina).
- La magia di convocazione durerà il 50% in più di quanto normalmente previsto.   

Creazione di Oggetti Sacri e Punti della Notte

La creeazione di oggetti sacri rappresenta un rituale sacro capace di donare punti della notte. Infatti, diffondere incantamenti della Dea Oscura rappresenta un modo di diffondere il potere del suo culto. L'ammontare di punti della notte ottenuti dipende dalla potenza dell'oggetto magico come indicato nel seguente schema.

Oggetti Magici Minori

Least Minor Enchantment (75 xp, 360 gp): 50% di ottenere 1 Punto della Notte
Lesser Minor Enchantment (100 xp, 610 gp) 1 Punto della Notte
Minor Enchantment (250 xp, 1100 gp) 1d2 Punti della Notte
Superior Minor Enchantment (250 xp, 2100 gp) 1d2+1 Punti della Notte
Greater Minor Enchantment (375 xp, 4200 gp) 1d3+2 Punti della Notte

Si noti che la prima volta che un sacerdote produce un incantamento che non aveva mai prodotto in precedenza costui avrà per gli incantamenti minori il 50% di possibilità di ricevere un punto della notte supplementare ed un bonus di +1 al dado base sull'eventuale tiro per determinare i punti della notte ottenuti. 

Lesser Enchantment 5 Punti della Notte + 1 Punto della Notte supplementare ogni 1000 g.p. di valore pieno dell'oggetto oltre 5000 g.p.
Superior Enchantment 12 Punti della Notte + 1 Punto della Notte supplementare ogni 1000 g.p. di valore pieno dell'oggetto oltre 10000 g.p.
Greater Enchantment 20 Punti della Notte + 1 Punto della Notte supplementare ogni 1000 g.p. di valore pieno dell'oggetto oltre 15000 g.p.  

Si noti che la prima volta che un sacerdote produce un incantamento che non aveva mai prodotto in precedenza costui otterrà per gli incantamenti maggiori un punto della notte supplementare ogni 3 punti della notte pieni comunemente ottenuti per la produzione dell'oggetto.