Legislazione aggiornata al 198 p.n. inflictus
FONTI DEL DIRITTO IMPERIALE
Bolli Imperiali
Sono comandi diretti provenienti dalle figure imperiali. Sono ordini o permessi emanati direttamente dal vertice supremo dell'Impero. Possono derogare qualsiasi altra norma e possono essere revocate solo da un successivo Bollo Imperiale. Disciplinano casi singoli e situazioni particolari e rappresentano il vero potere di imperio.
Legge Imperiale
Emanate dalle figure imperiali queste leggi sono la fonte suprema. Nessun atto le può derogare e contrapporsi a queste fatta eccezione per i Bolli Imperiali. Sono usate per regolare la vita civile e politica in modo generale ed astratto, fissano le pene ed i reati, organizzano l’Impero dal punto di vista amministrativo.
Editto Nobiliare
I Nobili con territorio possono emanare nell’ambito del loro possedimento editti generali per regolamentare la vita all’interno del territorio dagli stessi governati. Tali editti possono regolamentare la vita all'interno del possedimento nelle materie in cui ciò è previsto dalla Legge Imperiale di Istituzione del Possedimento. Sempre con editto nobiliare, inoltre, il nobile può disciplinare situazioni concrete e casi particolari. Nelle materie in cui la disciplina è regolamentata direttamente tramite Editto Nobiliare, il Nobile deve rispettare unicamente i Bolli Imperiali ed i criteri fissati dalla Legge Imperiale di Istituzione del Possedimento (ed alle altre fonti alle quali questa rimanda). Nelle materie non regolamentate direttamente dal Nobile si applicherà, invece, la comune legislazione imperiale. Anche in tale ambito, però, il nobile può emanare Editti Nobiliari specifici per regolamentare casi concreti in sostituzione dei previsti Editti o Decreti Ufficiali (sempre nel rispetto delle regole fissate dalla legislazione imperiale). Tale Editti Nobiliari avranno valenza esclusivamente nel territorio governato dal Nobile ed in questo si considereranno superiore ai contrastanti eventuali Editti o Decreti ufficiali; questi, potranno essere annullati o derogati esclusivamente con Bollo Imperiale.
Editto Ufficiale
Alcuni preminenti funzionari, al vertice di interi settori dell’amministrazione, ed alcuni organi collegiali competenti per materia o per territorio hanno il potere edittale. Con i loro editti ufficiali generali possono regolamentare in via generale la materia di loro competenza e amministrare il territorio assegnatogli. Fra i vari editti esiste il principio di supremazia per competenze specifiche, ossia fra quelli di autorità competenti in modo generico per il territorio e quelle che hanno potere edittale specifico per una materia, predominano all’interno della materia questi ultimi. Inoltre un funzionario competente per una materia non può emanare editti che sconfinino da questa. Gli Editti Ufficiali devono rispettare sempre nelle loro previsioni le regole fissate dalle Leggi Imperiali e dagli eventuali Editti Nobiliari. In singoli casi di concreti, le regole generali fissate con Editto Ufficiale possono essere derogate da un Bollo Imperiale, da un Editto Nobiliare specifico o da un altro Editto Ufficiale (emanato sempre nel rispetto delle Leggi Imperiali).
Decreto Ufficiale
Alcuni funzionari importanti a capo di una sezione locale di un'amministrazione possono avere il potere di emanare i decreti. Questi decreti sono l’ultima fonte normativa dell’Impero Scuro e sono estremamente settoriali. Non possono disattendere alcuna fonte superiore ed, a differenza degli editti, non possono colmare lacune ma solo regolamentare ciò che è previsto tassativamente possano fare. Non si vuole cioè che una determinata materia sia organizzata in modo difforme nelle varie parti dell’Impero. Lo strumento del decreto ufficiale serve a rendere operative le amministrazioni ed a dare le concessioni e le autorizzazioni. Chi può emettere tali decreti rappresenta comunque un importante funzionario avente rango di sublime. Fra i vari decreti ufficiali si applica prima il principio della settorialità per il quale solo quello proveniente da un funzionario che ha il potere in una sezione locale può incidere sulla stessa, poi quello della gerarchia per il quale vale sempre il decreto emanato dal funzionario più alto in grado anche se più risalente nel tempo, mentre fra decreti emessi da funzionari di pari grado sarà vigente il decreto più recente.
Ordini minori
Tutti gli altri funzionari imperiali non hanno alcun potere normativo ma solo un generico potere di comando e di ordine. Questo potere spetta a tutti i funzionari nella loro materia, sui soggetti che devono rispettare i loro comandi e nel rispetto di tutte le norme esistenti a partire dalle leggi fino ad arrivare ai decreti ufficiali. Non possono regolare alcunché in modo stabile ma possono solo incidere sul singolo fatto concreto. Il caso di comandi fra loro contrastanti si risolve seguendo la regola del decreto. Gli Ordini Minori devono rispettare tutte le norme ad essi sopraordinate.
Le leggi imperiali sono applicate a qualsiasi creatura si trovi all'interno dei confini dell'Impero, le stesse dovranno essere rispettate, inoltre, da tutti i soggetti di diritto imperiale, come individuati nel prosieguo di questa legge, dovunque costoro si trovino. Le leggi imperiali, infine, potranno essere applicate nei confronti di tutti coloro che, pur non essendo soggetti di diritto imperiale, hanno relazioni o qualsiasi forma di contatto con quest'ultimi.
Tutti coloro si trovino all’interno del territorio dell’Impero dovranno obbligatoriamente appartenere ad una di queste classi:
I nobili , sono considerati nobili coloro che sono stati investiti di tale onorificenza dalle Figure Imperiali, i nobili si dividono in due tipologie fondamentali:
I nobili territoriali che hanno un proprio feudo o una propria roccaforte, costoro hanno all’interno del loro territorio o roccaforte i poteri che gli sono stati concessi con la legge imperiale nobiliare. Un solo nobile territoriale può esistere in un feudo o roccaforte, gli altri nobili presenti, seppure discendenti, parenti o coniugi saranno considerati nobili onorifici. I nobili territoriali hanno il diritto ad avere una casata con un proprio stemma e simbolo ufficiale.
I nobili onorifici che non hanno alcun territorio ma solo il titolo ad honorem. Non hanno i poteri previsti dalla legge imperiale nobiliare. Hanno il diritto ad ottenere un nome di famiglia.
Entrambi godono dei benefici previsti dalle varie leggi per la classe nobiliare oltre ad avere tutti i diritti e poteri previsti per le altre classi sottostanti. Tutti i nobili sia territoriali che onorifici possono essere sottoposti a processo come se fossero sublimi ma alla fine di questo non verrà emessa sentenza dall’organo giudicante ma solo una relazione che sarà inviata alle Figure Imperiali. Solo con bollo imperiale, infatti, potranno essere poi condannati discrezionalmente sia nel se che nel quanto e nel modo. Solo il primo figlio di due genitori entrambi nobili è considerato nobile ad honorem, tutti gli altri sono considerati sublimi al pari di tutti i figli con un solo genitore nobile, ad eccezione dei membri della famiglia Valérian che sono considerati tutti nobili ad honorem. I nobili hanno diritto, come i sublimi, ad acquistare gli schiavi e a comandarli, senza però avere un limite massimo di schiavi posseduti.
I sublimi sono quella parte del popolo pergariano particolarmente meritevole che svolge un compito particolarmente utile per la società del Granducato .
Hanno pienezza di diritti e sono per principio liberi, hanno diritto ad acquistare gli schiavi e a comandarli, il padrone sublime di uno schiavo a su questo potestà totale e può punirlo nel modo che ritiene più opportuno, fino alla morte. Ogni sublime può possedere un massimo di 15 schiavi.
Si può accedere alla classe dei sublimi in due modi :
a) per ricchezza , sublime è colui che ha donato alle Casse del Granducato una somma pari ad almeno 5000 Karsi a titolo di regalo personale alla patria
b) per essere stato eletto ad una carica pubblica o perché si svolge un determinato ruolo nel Granducato come previsto esclusivamente con legge imperiale
Una volta acquisito il titolo di sublime lo si mantiene fino alla morte a meno che non intervenga la revoca del nobile reggente o una pena particolare.
I sublimi hanno diritto ad avere e scegliere un nome di famiglia, per scegliere un nuovo nome di famiglia occorre farlo registrare presso un ufficio di Giustizia Imperiale e depositarne il simbolo presso , il costo di questa operazione è di 1000 karsi. Da quel momento in poi tutti i discendenti di tale famiglia avranno diritto ad utilizzare il nome della stessa gratuitamente una volta divenuti sublimi.
I sublimi devono circolare con un documento di riconoscimento che deve essere rinnovato ogni anno rilasciato dall’Alto Ufficiale della Guardia Cittadina competente per territorio e versare una somma di 10 ducati. I Sublimi che sono sprovvisti di tale documento saranno considerati in tutto e per tutto comuni fino a che non riotterranno il documento pagando le annualità eventualmente non versate.
I forestieri autorizzati sono coloro non siano abitanti dell’Impero e che abbiano un regolare permesso di ingresso per recarsi all’interno dei confini imperiali.
Il permesso può essere rilasciato dalle ambasciate dell’Impero e dalle gendarmerie cittadine. E’ nell’interesse dello straniero recarsi al più presto presso una gendarmeria una volta superati i confini dell’Impero per farsi rilasciare il permesso. Il permesso deve indicare i motivi della visita, i tempi e i luoghi indicativi del soggiorno e il percorso che si svolgerà all’interno dell’Impero. La durata del permesso non può superare il termine massimo di 1 mese al termine del quale deve essere rinnovato. Il costo di ogni permesso è di 10 ducati. Il rilascio del permesso avviene a totale discrezionalità dell’autorità competente e può essere revocato in ogni momento anche da qualsiasi autorità astrattamente competente ad emanarlo sebbene non sia quella che di fatto lo ha emanato, in tal caso il forestiero sarà scortato con la forza fuori dai confini imperiali. I forestieri autorizzati regolarmente saranno trattati come sublimi.
I forestieri che siano trovati senza regolare permesso, che abbiano travalicati i limiti imposto dallo stesso o dichiarato il falso saranno puniti per violazione di questa legge sulle classi e per il resto considerati a tutti gli effetti abitanti comuni dell’Impero.
I comuni sono tutti gli appartenenti all’Impero che non si siano ancora mostrati meritevoli della subliminanza. I comuni non hanno diritto alcuno sugli schiavi. I comuni non hanno diritto ad ottenere un nome di famiglia ma solo un nome personale, sono registrati esclusivamente nella loro zona di abitazione se venga ritenuto necessario. I comuni non hanno la possibilità di superare senza un regolare permesso di viaggio i confini dell’Impero, per nessun motivo, tale permesso può essere rilasciato dalle gendarmerie cittadine. Il permesso deve indicare i motivi per i quali il comune intende uscire dall’Impero, i luoghi indicativi del soggiorno all’estero, il percorso che prevede svolgerà e la durata massima dell’assenza, al rientro dovrà recarsi presso una gendarmeria per fare vistare il suo ingresso.
Il costo di ogni permesso è di 10 karsi e non può avere durata superiore a 3 mesi. Il rilascio del permesso avviene a totale discrezionalità dell’autorità competente.
I comuni non possono indossare, fatta eccezione per divise e vesti ufficiali, vesti particolarmente pregiate e che possano essere considerate troppo lussuose, in tal caso il comune sarà punito con una multa di 30 karsi e con il sequestro delle vesti.
I federati sono gli abitanti dell’Impero che per motivi razziali o altri motivi particolari si distinguono dagli altri abitanti imperiali e fanno parte di comunità separate ma federate nell’Impero. Questi soggetti vivono all’interno dei territori federati che sono regolati in autonomia come stabilito dalla legge di federazione, qualora lascino questi territori dovranno seguire le regole dei forestieri autorizzati, ma il loro permesso avrà un costo pari a 5 karsi e potrà avere una scadenza massima annuale. La legge di federazione stabilirà chi è la autorità competente, in luogo all’ambasciata, ad emanare i permessi all’interno dei loro territori. Anche gli abitanti non federati e i federati di altri territori federati che desiderino recarsi all’interno di un siffatto territorio devono ottenere un regolare permesso di ingresso al costo di 5 karsi e con una scadenza massima annuale.
Gli schiavi non hanno alcun diritto , nemmeno quello di un nome , è proibito chiamare uno schiavo per nome ed è punito come reato lieve. Tutti i beni in possesso dello schiavo sono di proprietà del suo padrone per cui rubarli o danneggiarli significa farlo al padrone. Ogni schiavo è contraddistinto da un numero marchiato a fuoco sul polso e le lettere con le iniziali dei nomi del padrone. Lo schiavo deve essere registrato al momento dell’acquisto per un costo di 50 karsi. Il padrone dello schiavo ha tutti i diritti compreso di vita e di morte su questo. Il padrone può effettuare una richiesta presso la sezione del Controllo della Legge per liberare lo schiavo in via definitiva e renderlo un comune pagando una tassa di 100 karsi, l’autorità competente deciderà con piena discrezionalità se acconsentire alla liberazione, in caso negativo la richiesta non potrà essere rinnovata per un anno. Mai comunque uno schiavo potrà divenire sublime e tantomeno nobile se assumerà cariche pubbliche che lo rendano tale resterà comunque un comune. Il figlio di uno schiavo non è tale ma appartiene all’intero popolo pergariano per cui vi è l’obbligo di donarlo alle autorità competenti. Se il figlio è anche del padrone questi può decidere di tenerlo come figlio proprio ma non sarà per ciò solo un suo schiavo. Non si può divenire schiavi prima del compimento del dodicesimo anno di età. Se lo schiavo commette un qualsiasi reato o fugge sottraendosi alla volontà del padrone diviene ricercato e una volta catturato sarà requisito e condannato ai lavori forzati per il resto della sua vita, perdendo il diritto di essere mai liberato, ciò a meno che non abbia commesso un reato punibile con pena minima o lieve nel qual caso il padrone potrà evitare di perderlo pagando oltre alla multa per il reato una tassa di 250 karsi, lo schiavo a quel punto sconterà la pena senza alcuna diminuzione e poi verrà restituito al padrone. Nel caso in cui lo schiavo commetta un reato, quando nelle norme non è previsto per la commissione del reato la figura dello schiavo si applica la pena come se lo schiavo fosse comune.
E’ reato spacciarsi per una classe diversa da quella di appartenenza, è inoltre punita ogni violazione di qualsiasi disposizione di questa legge, per tali reati è prevista la pena lieve (se non è prevista dalla stessa legge una diversa pena specifica) che si aggiunge alla pena per gli altri reati eventualmente commessa a seguito di tale violazione.
Nell’applicazione di tutte le leggi si seguono queste regole generali.
Ipotesi di Tentativo, si verifica ogni volta che una persona tenta di compiere un reato ponendo in essere azioni od omissioni che sarebbero risultate idonee a commettere il reato nel caso fossero proseguite, qualora tali azioni non siano state interrotte volontariamente dalla persona ma per intervento esterno.
In questo caso la persona sarà punita con il minimo della pena prevista per il reato tentato.
Ipotesi di Criminale Recidivo, si verifica ogni volta che un soggetto è condannato per un reato per il quale era già stato condannato, in questo caso il minimo della pena prevista per quel reato si innalza al doppio di quella stabilita, ferma poi restando la discrezionalità del giudicante nel scegliere una pena maggiore entro la massima possibile ad eccezione dell’ipotesi di tentativo per la quale si applicherà solo il doppio della pena minima.
Ipotesi di Erroneità, si verifica quando un soggetto ritenga che una situazione di fatto sia in effetti diversa dalla realtà in modo tale che nella sua mente il suo comportamento non sarebbe risultato vietato. Questo convincimento deve risultare dalla buona fede del un soggetto che si esplica anche nelle regolari attenzioni nello svolgere le proprie azioni.
In questo caso il soggetto non sarà punito per il reato ma dovrà solo i risarcimenti alla vittima laddove previste.
Errati convincimenti circa la sussistenza di una qualsiasi norma imperiale non rilevano mai come giustificanti.
Qualora l’errore è determinato dall’altrui inganno voluto, sarà l’ingannatore ad essere punito per il reato commesso.
Ipotesi di Impossibilità ad agire in modo difforme, si ha quando il soggetto per una qualsiasi causa esterna, anche magica, era costretto ad agire in modo da commettere un reato senza avere alcuna possibilità di evitare tale azione.
In questo caso il soggetto non sarà punito per il reato ma dovrà solo i risarcimenti alla vittima laddove previste.
Laddove la causa esterna sia dipesa da un altro soggetto, sarà costui ad essere punito per il reato commesso.
Ipotesi di Difesa armata, si ha quando il soggetto si difende da un qualsiasi atto violento illegale si stia compiendo contro la sua persona o un altro abitante. In caso di dubbio sulla legalità dell’attacco occorre astenersi dal resistere o intervenire. In ogni caso la difesa non può precedere l’attacco ma occorre che la violenza sia già iniziata concretamente.
Inoltre la difesa deve essere strettamente proporzionale al rischio che si stava effettivamente subendo. Se tale regole sono rispettate il soggetto non sarà punibile per aver resistito all’aggressione.
Ipotesi di Commissione, si ha in tutti i casi in cui un soggetto non compia il reato in prima persona ma lo commissioni ad un altro soggetto dietro compenso, ordine, compenso o per regolamento di favori. In tal caso questo soggetto sarà punito come coloro che commettono il reato materialmente.
Ipotesi di Pluralità di criminali, si ha quando un reato è commesso da più criminali. In questo caso tutti saranno puniti per aver commesso il fatto senza che sia valutata l’incidenza della loro partecipazione se non nella eventuale differenza di pena affidata dal giudice. Si ha partecipazione quando il comportamento del soggetto abbia contribuito o anche solo agevolato la commissione del reato.
Tutte le pene hanno un contenuto che può essere triplice :
Contenuto patrimoniale che incide sulle ricchezze del condannato .
Contenuto punitivo che consiste in punizioni psicologiche e personali irrogate al soggetto .
Contenuto carcerario che incide sulla libertà del soggetto .
Si tratta di una multa che il condannato deve pagare alle casse imperiali.
Se il condannato non paga volontariamente la gendarmeria competente su richiesta dell’Alto Maestro di Cassa competente potrà procedere alla ricerca tramite ispettori per poi eseguire requisizioni e vendita dei beni del condannato per un valore pari alla multa non volontariamente pagata aumentata del 20 %.
Qualora il condannato non possiede beni tali da pagare tutta la multa o questi beni non vengono trovati , questa parte di multa non pagata si trasformerà in pena a contenuto carcerario , per ogni 3 karsi di multa non pagata (o frazione minore) si dovranno scontare un ulteriore giorno di reclusione.
In base al contenuto punitivo un condannato può subire torture fisiche o psicologiche di vario genere o essere condannato alla pena di morte . La parte della pena a contenuto punitivo non può essere mai evitata in nessun modo.
Le tipologie di contenuto punitivo previste sono :
Isolamento : Il condannato è periodicamente costretto a passare 5 giorni consecutivi al mese in una cella al buio piccolissima e senza nessun conforto ( letti , pulizia ) in questo stato può facilmente ammalarsi e perdere sanità mentale.
Sottoposizione a tortura : Durante la reclusione il soggetto è costantemente sottoposto a qualunque tipo di tortura minori ( per esempio frustate , botte , bastonate , digiuno , privazione del sonno ) queste torture possono produrre sul condannato a causa della perdita di sanità mentale , gravi disturbi psicologici e fobie .
Tortura esemplare : Durante la reclusione il soggetto è costantemente sottoposto a qualunque tipo di tortura grave ( per esempio lacerazione della pelle , rottura delle ossa , scottature gravi ) queste torture sono così gravi che all’inizio di ogni mese di reclusione il condannato deve effettuare un System Shock positivamente o morire a causa delle torture .
Menomazione permanente : Si tratta di una tortura che menomi in maniera permanete il condannato di solito coordinata al tipo di reato commesso ( una spia produzione della sordità o taglio della lingua )
Condanna a morte : Di solito preceduta da torture esemplari , i sublimi hanno diritto a una morte onorevole che non deturpi il cadavere, tale morte avviene tramite l’annegamento del sublime in una piccola vasca di acqua.
Il contenuto carcerario consiste nella reclusione del soggetto presso le segrete competenti per territorio.
Per il contenuto carcerario il prigioniero deve essere nutrito ed avere un luogo ove dormire .
Il prigioniero deve essere mantenuto in vita e non può essere punito senza che la condanna preveda il contenuto punitivo. Se però durante la reclusione il condannato agisce in modo insubordinato, provoca disordini o tenta la fuga l’autorità a comando delle segrete potrà infliggere contenuto punitivo non previsto dell’isolamento o della sottoposizione a tortura.
Qualora un condannato evada senza compiere altri reati e viene catturato, sarà ricondannato a scontare di nuovo la medesima pena che stava scontando nella sua integrità senza che sia rilevante quanta ne aveva già scontata, inoltre sarà punito con pena lieve.
La reclusione dei comuni deve rispettare le seguenti regole :
I comuni possono essere obbligati nel periodo di reclusione a compiere qualsiasi lavoro come forzato.
I comuni non possono mantenere durante la reclusione alcun genere di effetto personale.
I comuni possono trasformare fino al 50 % della pena inflitta (ad eccezione di quella grave e di quella massima) a contenuto carcerario in pena a contenuto patrimoniale pagando 3 karsi per ogni giorno di reclusione risparmiato.
La reclusione dei sublimi deve rispettare le seguenti regole :
I sublimi devono essere reclusi in celle a loro solo riservate , non possono essere reclusi insieme ai comuni .
Le celle dei sublimi devono essere confortevoli .
Ai sublimi devono essere riservati pasti quotidiani di qualità media .
I sublimi non possono essere obbligati ai lavori forzati .
Ai sublimi può essere concessa la possibilità di mantenere effetti personali considerati non pericolosi ( libri , specchi ecc… ) sempre con l’autorizzazione dell’autorità competente delle segrete.
I sublimi possono trasformare tutta la pena inflitta ( ad eccezione di quella massima ) a contenuto carcerario in pena a contenuto patrimoniale pagando 3 karsi per ogni giorno di reclusione risparmiato .
All’interno di queste pene colui che ha l’autorità di condannare un soggetto può scegliere la pene effettiva da irrogare rispettando i limiti imposti dalla legge.
Pena minima :
Multa minima = 10 karsi
Multa massima = 100 karsi
Reclusione minima = 10 giorni
Reclusione massima = 1 mese
Pena lieve :
Multa minima = 100 karsi
Multa massima = 300 karsi
Reclusione minima = 1 mese
Reclusione massima = 3 mesi
Pena media :
Contenuto patrimoniale:
Multa minima = 300 karsi
Multa massima = 1000 karsi
Contenuto punitivo facoltativo :
Isolamento o, in alternativa, sottoposizione a tortura
Contenuto carcerario :
Reclusione minima = 3 mesi
Reclusione massima = 1 anno
Pena grave :
Contenuto patrimoniale:
Multa minima = 1000 karsi
Multa massima = 5000 karsi
Contenuto punitivo obbligatorio:
Sottoposizione a tortura o in alternativa Torture esemplari o in alternativa una Menomazione permanente
Contenuto carcerario:
Reclusione minima = 1 anno
Reclusione massima = 10 anni
Pena massima :
Contenuto patrimoniale:
Multa minima = 5000 karsi
Multa massima = Spossessamento da tutti i beni del condannato
Contenuto punitivo obbligatorio:
Torture esemplari o in alternativa una Menomazione permanente o in alternativa Condanna a morte
Contenuto carcerario:
Reclusione minima = 10 anni
Reclusione massima = Reclusione a vita
In caso in cui si crei un gruppo di persone in un luogo pubblico dando origine a folla o disordine tutti i partecipanti devono lasciare immediatamente la zona appena richiamati dalle guardie altrimenti saranno puniti con pena minima.
Qualora si decida di far riunire più di 15 persone per un motivo specifico, in un luogo pubblico o privato, anche per il fine di un festeggiamento o di un rito religioso deve essere dato previo avviso all’Alto Ufficiale della Guardia Cittadina competente affinchè autorizzi la riunione con decreto ufficiale, costui potrebbe anche non acconsentire o spostarne la data. I partecipanti ad una siffatta riunione che non sia stata autorizzata saranno puniti con pena minima mentre gli organizzatori con pena lieve.
I luoghi ove sia normale che si riuniscano più persone per un motivo attinente la luogo ove si sono riuniti, come mercati, fiere, mostre, scuole o università, locande, alberghi, taverne ecc… devono ricevere un decreto ufficiale dell’Alto Ufficiale della Guardia Cittadina competente che autorizzi l’utilizzo di tali spazi da un numero cospicuo di persone e eventualmente disciplini le modalità ( giorni possibili e orari, numero massimo di persone presenti, ecc…) delle riunioni. Nel caso non vi sia questa autorizzazione generale o non ne siano rispettate le modalità si applicheranno le pene del paragrafo precedente.
In nessun caso uno schiavo può essere armato o indossare una qualsiasi corazza, in caso contrario è prevista la pena lieve e la conseguente possibile condanna ai lavori forzati permanenti.
I comuni possono portare fuori la propria dimora solo un pugnale e nessuna corazza, all’interno della loro dimora possono avere altre armi per difesa in numero massimo di tre, fino a tre corazze e due scudi che non siano più pesanti di una scale mail. Con decreto ufficiale dell’Alto Ufficiale della Guardia Cittadina (da rinnovare annualmente) possono essere autorizzati a portare in giro per il territorio dell’Impero o in uscita da questo tali armi e armature con se ma senza superare il numero di 3 armi, due corazze del peso massimo di una scale mail ed uno scudo. In nessun caso costoro potranno indossare corazze di materiali speciali (ivi comprese le scaglie di creature).
Coloro che sono riconosciuti come cacciatori possono portare senza necessitare di alcun decreto oltre al pugnale, una corazza del peso massimo della scale mail, un arco corto e fino a due armi appartenenti alla categoria delle lance.
Come munizioni è acconsentito al massimo il trasporto di due faretre regolari per arma da tiro portata.
I comuni che trasgrediscano a tale norma saranno puniti con pena lieve e le armi e armature che non si potevano possedere saranno confiscate.
I sublimi e i nobili non hanno alcuna restrizione nell’uso o nel portare armi od armature, non possono però accumulare, a meno che non siano nobili territoriali armi e armature che siano sproporzionate per un uso personale, se non per fini commerciali autorizzati, in tal caso saranno puniti con pena lieve e le armi e armature giudicate in eccesso saranno requisite.
Non è possibile vendere, produrre, trasportare o possedere veleni ed esplosivi di alcun tipo senza un decreto ufficiale dell’Alto Ufficiale della Guardia Cittadina (da rinnovare annualmente) che lo autorizzi. Chi trasgredisce a questa regola o lo utilizzi per un fine non previsto sarà punito con pena media oltre agli altri eventuali reati commessi.
I comuni non possono utilizzare cavalcature fatta eccezioni per muli e carri trainati da buoi e altri animali non volanti che non siano più veloci di un uomo medio e non siano in alcun modo pericolosi. Un comune può essere autorizzato con decreto ufficiale dell’Alto Ufficiale della Guardia Cittadina ad utilizzare un cavallo da viaggio.
In nessun caso un comune può utilizzare un qualsiasi cavallo da guerra o altra cavalcatura potenzialmente pericolosa.
Il comune che trasgredisce a tale norma sarà punito con pena lieve e l’animale sarà requisito.
E’ proibito circolare di notte, coloro che sono fermati di notte e non forniscono una motivazione che sia giudicata attendibile ed adeguata, tale da giustificare il mancato rispetto del divieto di circolazione notturno, saranno puniti con pena minima. Si presume abbiano una motivazione adeguata tutti e in ogni caso i rappresentanti del popolo della notte (Elfi scuri e mezzi elfi scuri) e tutti membri del culto del Serpente e le loro vesti nel caso in cui debbano preparare o partecipare a un rito della Divinità.
Vagabondare ed elemosinare è proibito e coloro che esercitano tali attività sono puniti con pena lieve. Coloro che siano così indigenti da non poter vivere con il proprio lavoro e avere una anche minima dimora saranno imprigionati e costretti ai lavori forzati fino a che il loro stato di povertà non muterà.
Entrare in un qualsiasi luogo privato senza permesso è punito, a prescindere da qualsiasi altro reato eventualmente commesso, con pena minima.
Entrare in un qualsiasi luogo nel quale per ordine di una qualsiasi autorità è impedito l’accesso ai non autorizzati è punito, a prescindere da qualsiasi altro reato eventualmente commesso, con pena media, se il luogo è sacro ad una religione sarà reato religioso.
Legge Imperiale sul rispetto delle norme generiche
Chi violi una qualsiasi norma o ordine legittimo di autorità sarà punito se non è prevista una pena specifica con
Pena lieve + rimozione degli effetti dannosi della condotta criminale che saranno decisi con Decreto Ufficiale dell’Alto Maestro di Giustizia competente.
Chi trama contro l’ordine costituito nell’Impero mirando a destabilizzare l’ordine sovrano attraverso qualsiasi azione od omissione, minando la fiducia che il popolo ha nei confronti delle Istituzioni Imperiali, o procedendo in azioni di spionaggio, di collaborazione con il nemico o con paesi stranieri, farà parte di gruppi eversivi e terroristici, sarà per ciò solo punito con pena grave.
E’ proibita qualsiasi forma espressa di protesta seppure non offensiva contro ogni atto proveniente dalla legittima autorità, ordine o dimostrazione di potere di autorità, o per disaccordo con una qualsiasi norma, se non si esercita attraverso l’appello discreto e onorevole ad un regolare Maestro di Clemenza che proceda per le vie legali. Ogni violazione di questa norma sarà punita con pena minima.
Provare a convincere con qualsiasi mezzo altri abitanti a protestare avverso norme o ordini legittimi è punito con pena lieve.
Si ha offesa pubblica quando si offende un individuo dinanzi a un gruppo di persone, quando lo si offende con scritte che possono essere viste da una pluralità di persone seppure non contemporaneamente o quando si utilizzi qualsiasi atto idoneo a far circolare l’offesa all’onorabilità della persona fra più individui. In tutti gli altri casi l’offesa che viene considerata privata. L’offesa deve essere dimostrata dalla persona offesa e deve sempre essere espressa il mero pensiero non è rilevante. Si considera offesa qualsiasi manifestazione o espressione idonea a ledere l’onore dell’altra persona. Nella valutazione si devono tenere presenti le attività lavorative e l’onorabilità del soggetto offeso.
L’offesa pubblica di un comune a un altro comune è punita con pena minima inoltre all’offeso dovranno essere pagati 10 karsi.
L’offesa privata di un comune a un sublime è punita con pena minima inoltre all’offeso dovranno essere pagati 25 karsi.
L’offesa pubblica di un comune o di un sublime ad un sublime è punita con pena lieve inoltre all’offeso dovranno essere pagati 100 karsi.
L’offesa privata a un nobile o alla sua casata o agli stemmi e i simboli della sua casata è punita con pena lieve.
L’offesa pubblica a un nobile o alla sua casata o agli stemmi e i simboli della sua casata è punita con pena media.
In tutti i casi in cui l’offeso riveste un incarico istituzionale o sia un nobile territoriale la pena è aumentata di 3 mesi di reclusione non evitabile in nessun modo, se l’offesa è rivolta alle Figure Imperiali la pena è aumentata di 1 anno non evitabile.
L’offesa pubblica ad un culto riconosciuto, alla sua Divinità o a un suo ministro, consiste in reato religioso.
Chi usa violenza su un altro individuo provocandogli una o più ferite gravi è punibile con una pena così stabilita:
Se è ferito o ucciso uno schiavo si esula da questa legge e si utilizza la legge a tutela dei beni e del patrimonio.
Se un comune ferisce un altro comune sarà applicata la pena minima.
Se un comune o un sublime feriscono un altro sublime sarà applicata la pena lieve.
Se un sublime o un nobile feriscono un comune sarà applicata in ogni caso il minimo della pena minima.
Se un nobile ferisce un sublime sarà applicata la pena minima.
A chiunque ferisca un nobile sarà applicata la pena media.
Per tutte queste pene si deve sommare una multa pari a quella che si versa all’Impero ma con un tetto massimo si 1000 karsi che verrà invece data al ferito.
Qualora la violenza sia scaturita dal comportamento provocatorio del ferito si applicherà il minimo possibile di pena.
Qualora le ferite siano particolarmente gravi, e sempre se il soggetto raggiunge lo stato di coma si applica il massimo possibile della pena, se si combina questa disposizione con la precedente queste si annullano reciprocamente.
Torturare una persona, anche con omissioni come lasciarla senza cibo equivale a ferirla.
Uccidere un comune è un reato punito con pena media.
Uccidere un sublime è un reato punito con pena grave con reclusione minima di 5 anni.
Uccidere un nobile è un reato punito con pena massima.
Rinchiudere, imprigionare o rapire un comune è punito pena lieve, tale pena si cumula per ogni mese di prigionia.
Rinchiudere, imprigionare o rapire un comune o un nobile è punito pena media, tale pena si cumula per ogni mese di prigionia.
Uccidere , ferire o imprigionare un ministro di un Culto è reato religioso.
E’ proibito ottenere informazioni su persone che non vogliano che tali informazioni siano sapute. Non è possibile spiare documenti oggetti e ascoltare conversazioni alle quali non si è invitati. Spiare materiale riservato e personale e in qualsiasi modo acquisire informazioni che il soggetto non avrebbe reso note qualora gli fossero state chieste.
Chi viola questa norma sarà punito con pena minima se però diffonderà tali informazioni la pena totale sarà lieve.
Questa norma non si applica esclusivamente agli Ispettori Imperiali nelle loro indagini ufficiali.
Gli schiavi sono equiparati in tutto e per tutto a un bene materiale.
E’ proibito rubare o appropriarsi senza permesso di un bene di un altro abitante dell’Impero.
Rubare un bene a un comune o a un sublime è punito con pena lieve + restituzione del bene integro o del conseguente risarcimento.
Rubare un bene a un nobile è punito con pena media + restituzione del bene integro o del conseguente risarcimento.
Danneggiare o distruggere un bene di un comune è punito con pena minima + risarcimento.
Danneggiare o distruggere un bene di un sublime è punito con pena lieve + risarcimento.
Danneggiare o distruggere un bene di un nobile è punito con pena media + risarcimento.
Rubare, danneggiare, distruggere o appropriarsi di un bene pubblico è punito con pena media + risarcimento.
Adoperarsi per permettere ad uno schiavo altrui di fuggire è punito con pena lieve + risarcimento.
Se il bene viene restituito volontariamente ed integro la pena che dovrà applicarsi sarà la minima prevista e non si dovrà alcun risarcimento, eventualmente sarà però raddoppiata in caso di bene rientrante nella categoria successiva.
Sia nel caso di furto che di danneggiamento se il bene è considerato di importanza fondamentale per la vittima o per l’Impero il minimo della pena applicabile è il doppio del previsto. Si considerano sempre tali i libri magici per i maghi, gli oggetti magici per i possessori legittimi e gli oggetti il cui valore di mercato superi i 1000 karsi.
Rubare o danneggiare oggetti sacri ad un culto è considerato reato religioso.
Legge Imperiale sulle Religione in generale
Con legge imperiale specifica sono individuati e regolamentati tutti i Culti riconosciuti e ammessi nell’Impero. Ad oggi sono ammesse le religioni seguenti :
Culto del Serpente
Culto di Kalian
Culto di Argàtis
Culto di Loky
Culto di Azatàr
Culto di Eram
Culti sciamanici di Adorazione delle Forze della Natura
I fedeli e i ministri di tali Culti possono portare a vista simboli e le vesti religiose della loro Divinità per uso personale e possono manifestare ed esprimere pubblicamente la loro fede per il Culto.
Solo avverso siffatte religioni è possibile commettere l’ipotesi di reato religioso . Quando un soggetto viene giudicato reo di un tale reato dall’autorità laica, non potendo una comune pena ristorare il danno che il Culto e la Divinità ha subito, sarà il culto stesso a occuparsi della punizione del soggetto.
Se il reato religioso è commesso da uno schiavo, questo diviene di proprietà del Culto offeso.
Se il reato religioso è commesso da un comune, questo viene consegnato al Culto offeso che si adopererà per la sua punizione al posto dell’Impero e gli restituirà la libertà solo quando avrà ritenuto che l’azione sarà stata ripagata.
Se il reato religioso è commesso da un sublime, questo soggetto sarà consegnato al Culto offeso per l’espiazione ma non potrà essere ucciso, non potranno essergli applicate menomazioni o ferite permanenti, e dovrà essere liberato entro comunque la pena massima che avrebbe sopportato nelle segrete imperiali, se non è prevista entro massimo 1 anno.
Se il reato religioso è commesso da un nobile, sarà sempre il Bollo Imperiale a deciderne le sorti.
Non sono previste multe o requisizioni che il Culto possa esercitare contro i beni del reo è obbligatoria una richiesta di accordo che dia luogo all’esenzione dalla pena dietro regalia riparatoria al Culto. Tale possibilità di accordo non può essere negata a nessuno si sia macchiato di reato religioso e sarà l’autorità giudicante laica competente per il reo a valutare se la richiesta di regalia riparatoria avanzata dal Culto sia grossomodo proporzionata al reato. In caso non sia concorde solo quando ritenga la regalia richiesta troppo elevata, dovrà sancire il tetto massimo che potrà essere richiesto, questo non potrà essere minore rispetto alla multa massima che avrebbe applicato l’Impero raddoppiata, ed in ogni caso mai minore a 200 karsi o maggiore di 5000 karsi. Se la regalia non è versata interamente il Culto potrà accettare quanto donato e terminare il procedimento oppure restituire la regalia parziale e eseguire la pena.
Non è ammesso che abitanti dell’impero siano fedeli o ministri di culti non ammessi, qualora sia scoperta una tale loro adorazione saranno puniti con pena media. Deroghe a questa norma possono avvenire solo con Bolli Imperiali.
I ministri e i fedeli di altri culti che siano forestieri autorizzati devono dichiarare il proprio culto o saranno puniti con pena minima e dovranno per il periodo di soggiorno nell’Impero tenere nascosto il loro credo, i loro simboli ed assolutamente non potranno cercare di fare proseliti o eseguire riti, chi viola tale legge sarà punito con pena media al termine della quale sarà scortato oltre i confini dell’Impero.
Tutte le funzioni religiose e i riti devono tenersi nei luoghi sacri del Culto individuati e concessi con Bollo Imperiale. In tali luoghi vigeranno solo ed esclusivamente le leggi religiose del Culto competente e sono considerati a tutti gli effetti e per tutti i fini extra-territoriali rispetto all’Impero. Questa regola vale anche per l’apposizione di oggetti sacri e simboli della Divinità e per la dislocazione di librerie e laboratori clericali. Unica funzione religiosa ammessa all’esterno di tali zone è la processione da o verso un luogo sacro questa processione dovrà però essere sempre autorizzata con Decreto Ufficiale di tutte le varie gendarmerie competenti. I chierici che svolgeranno tali riti e funzioni non in tali luoghi saranno punibili con pena lieve + rimozione degli oggetti dal luogo non autorizzato e consegna di questi al Culto.
A tutti i Gran Sacerdoti del Culto del Serpente è riconosciuto il titolo di nobile territoriale per tutti i luoghi sacri di sua competenza.
Ai Combattenti del Serpente e che siano di almeno il 5° livello di esperienza e a tutti gli Adepti del Veleno è riconosciuto il titolo di sublimi.
Si può divenire fedeli del Serpente solo attraverso la stipula del un contratto della vestizione nera, in modo volontario e non forzato. Tale contratto sarà poi depositato nella gendarmeria competente con il pagamento di una tassa di 5 karsi. Si può essere obbligati a divenire veste nera solo nel caso di commissione di reato religioso. In questo caso in deroga a quanto previsto si può rinunziare alla richiesta di regalia, non prevedere alcuna sanzione a carico del soggetto ma renderlo coattivamente veste nera. Questa regola non può però esser applicata ai fedeli e ministri di altre religioni e ai nobili.
Tutti i fedeli del Culto del Serpente devono essere riconoscibili mediante un tatuaggio sul deltoide destro a forma di Serpente, applicato presso il Tempio competente.
Tutti i fedeli del Serpente che violano una norma del Culto e questo sia dimostrato dinanzi alle autorità competenti saranno ritenuti colpevoli di reato religioso sebbene non abbiano commesso alcun altro reato ai fini imperiali.
Ai nobili e ai sublimi deve sempre essere riservato la veste azzurra compatibilmente con il percorso religioso minimo necessario per ottenerla.
I Chierici del Serpente possono lanciare i loro incantesimi su tutti i fedeli del Culto, anche senza il loro consenso non violando con questa solo agire alcuna norma, sempre che non commettano attraverso la magia altri reati per i quali dovranno scontare la pena o comunque creino disordine pubblico in tal caso saranno puniti per violazione della legge sulla magia.
A tutte le Sovrane della Notte è riconosciuto il titolo di nobile territoriale per tutti i luoghi sacri di sua competenza.
A tutte le Consigliere dell’Oscuro è riconosciuto il titolo di nobile onorifico.
A tutte le Sacerdotesse del Buio è riconosciuto il titolo di sublime.
Per gli elfi scuri è considerato un dovere venerare la Dea Kalian od i suoi Semi-Dei e costoro sono considerati di diritto suoi fedeli sebbene non siano attivi nell’adorazione della Dea. Per gli elfi scuri che disconoscono il culto della Dea e si rifiutano di divenire suoi fedeli è prevista la condanna a pena media. Tale condanna sarà applicata un'unica volta nonostante il perdurare dello stato di rifiuto. Ovviamente, agli elfi scuri è concesso divenire anche fedeli dei culti cosiddetti complementari la cui adorazione può aggiungersi al quella della Dea Kalian (si pensi al culto di Argàtis ed a quello di Eram).
I Chierici di Kalian possono lanciare i loro incantesimi su tutti i fedeli del Culto, anche senza il loro consenso non violando con questa solo agire alcuna norma, sempre che non commettano attraverso l'uso della magia altri reati per i quali dovranno scontare la relativa pena o comunque creino disordine pubblico in tal caso saranno puniti per violazione della legge sulla magia.
Al Grande Saggio del Culto è riconosciuto il titolo di nobile territoriale per tutti i luoghi sacri di sua competenza.
A tutti gli Anziani Maestri è riconosciuto il titolo di nobile onorifico.
Ai quei Difensori della Fede che siano di almeno il 5° livello di esperienza e a tutti i Gran Chierici è riconosciuto il titolo di sublimi.
Tutti i fedeli del Culto di Loky devono essere iscritti nella confraternita di appartenenza e registrati presso la gendarmeria competente. Il numero totale di fedeli di Loky per ogni classe sociale in cui gli abitanti sono divisi non potrà assolutamente superare 1/3 della stessa. I fedeli in esubero, rilevando la data in cui si è divenuti fedeli, saranno colpevoli come per aver venerato un Culto non ammesso e come tale puniti.
I Chierici di Loky possono lanciare i loro incantesimi su tutti i fedeli del Culto, anche senza il loro consenso non violando con questa solo agire alcuna norma, sempre che non commettano attraverso la magia altri reati per i quali dovranno scontare la pena o comunque creino disordine pubblico in tal caso saranno puniti per violazione della legge sulla magia.
I fedeli di questo culto devono appartenere esclusivamente alla classe dei federati e non occorre che siano in alcun modo registrati. Gli adoratori di altre razze saranno anche essi puniti con pena media a meno che si tratti di ministri del Culto, in quanto costoro possono essere di altre classe sociali.
Tutti i luoghi di culto di questa divinità devono trovarsi all’interno del territorio federato.
In deroga alla regola generale i chierici di questo Culto non possono mostrare la propria fede e i propri simboli pubblicamente all’esterno del territorio federato, ad eccezione della Veste di Sangue, altrimenti saranno puniti con pena lieve.
Al Signore Demoniaco è riconosciuto il titolo di nobile territoriale per tutti i luoghi sacri di sua competenza.
Agli Adoratori del Sangue che abbiano raggiunto il 6° livello e a tutti i Custodi Fiamme si riconosce il titolo di sublimi.
Al Sommo Maestro del Sacro Tesoro è riconosciuto il titolo di nobile territoriale per tutti i luoghi sacri di sua competenza.
A tutti i Custodi del Sacro Tesoro è riconosciuto il titolo di sublime.
Non esistendo una classe di fedeli esclusivi di questo culto a tutti è concesso adorarlo e portarne simboli, anche a coloro che sono fedeli di altri Culti ammessi senza che questo sia considerabile reato religioso. Per contro i chierici del Grande Tesoriere non devono operare in modo tale da formarsi una setta di fedeli esclusivi al loro Culto se non per pochi individui che si prevede siano indirizzati a divenire ministri del Culto. Al pari è fatto divieto per gli abitanti dell’Impero di adorare in via esclusiva e continuativa il Dio Argàtis formando gruppi di fedeli e operando per la diffusione del Culto. In entrambi i casi sarà applicata la pena lieve.
Al Maestro delle Onde è riconosciuto il titolo di nobile territoriale per tutti i luoghi sacri di sua competenza.
A tutti gli Adoratori del Mare è riconosciuto il titolo di sublime.
Non esistendo una classe di fedeli esclusivi di questo culto a tutti è concesso adorarlo e portarne simboli, anche a coloro che sono fedeli di altri Culti ammessi senza che questo sia considerabile reato religioso. Per contro i chierici del Potente Dio del Mare non devono operare in modo tale da formarsi una setta di fedeli esclusivi al loro Culto se non per pochi individui che si prevede siano indirizzati a divenire ministri del Culto. Al pari è fatto divieto per gli abitanti dell’Impero di adorare in via esclusiva e continuativa il Dio Eram formando gruppi di fedeli e operando per la diffusione del Culto. In entrambi i casi sarà applicata la pena lieve.
Legge Imperiale specifica sugli Adoratori della Natura
A tutti i chierici i questi Culti che abbiano raggiunto il 9° livello di esperienza è riconosciuto il titolo di nobile onorifico.
A tutti i chierici i questi Culti che abbiano raggiunto il 5° livello di esperienza è riconosciuto il titolo di sublime.
Gli adoratori di questi Culti possono formare sette di adoratori. Per fare ciò devono richiedere che venga emanato uno speciale Bollo Imperiale preventivo che autorizzi la setta, accetti la sua gerarchia, i suoi riti e fissi il numero massimo di aderenti. I membri poi dovranno una volta iniziati essere e non devono superare il numero massimo previsto. I membri di tale sette saranno considerati fedeli . I fedeli in esubero per i quali rileva la data in cui si è divenuti fedeli, quelli di sette non autorizzate, e coloro che svolgono riti o seguono regole interne della setta autorizzata non previsti dal Bollo Imperiale, saranno colpevoli come per aver venerato un Culto non ammesso e come tale puniti.
Il vertice della setta sarà considerato nobile territoriale per tutti i luoghi sacri di sua competenza purchè abbia raggiunto il 9° livello, se invece il vertice è un collegio oppure è di livello inferiore si rispetteranno le decisioni prese da questo come se provenissero dal nobile territoriale e tutti i membri dell’organo di vertice a prescindere del loro livello saranno considerati sublimi.
I Maestri di Giustizia assolvono due funzioni fondamentali come :
Custodi della legge, controllano che tutti i Poteri Imperiali non abusino delle facoltà a loro conferite e rispettino le leggi dell’Impero. Controllano inoltre la conformità di tutti gli atti delle autorità imperiali e la loro conformità con le norme superiori e le Leggi e i Bolli Imperiali
A tal fine, qualsiasi autorità che sia inquadrata nell’Impero come funzionario imperiale ad eccezione dell’ultimo livello di funzionari ( come le guardie, i cancellieri ecc… ) possono adire l’Alto Maestro di Giustizia competente affinché questi si pronunzi sulla legittimità di un atto di un altro funzionario, sulla sua compatibilità con le norme superiori o sul suo sconfinamento in compi di competenza di altre autorità. Mai però potrà effettuare una decisone sul merito .
Tutti gli atti possono essere sottoposti a tale controllo ad eccezione delle leggi imperiali e dei bolli imperiali .
Una volta che un funzionario pone sotto giudizio un atto o un ordine l’Alto Maestro di Giustizia competente per territorio, la sua validità è automaticamente sospesa fino al giudizio, se il giudizio non arriverà entro 1 mese l’atto prenderà un valore temporaneo.
Se il Maestro di Giustizia giudicherà l’atto pienamente valido, a questo punto questo riacquisterà pena efficacia.
Se il Maestro di Giustizia giudicherà l’atto erroneo e ciò solo per i seguenti vizi :
Perché ha violato una norma superiore
Perché è sconfinato nella competenza di un’altra autorità
Perché non è un potere che spetta a quella autorità
L’atto sarà rimosso e non avrà più alcun valore, inoltre la stessa autorità non potrà prendere un altro atto simile a quello bocciato. In caso di giudizio erroneo il Maestro di Giustizia può anche ritenere che l’autorità si sia macchiato del delitto di abuso del suo potere, ciò si ha solo nei casi in cui una autorità abbia abusato dei suoi poteri in modo illegittimo per trarne profitto personale o per avvantaggiare amici o gruppi di potere. In tal caso il funzionario sarà da lui stesso condannato con rimozione dall’incarico + pena lieve.
Avverso la decisione di un Alto Maestro di Giustizia la parte che soccombe può chiedere appello al Supremo Maestro di Giustizia di Pergar accollandosi una tassa di 200 karsi. Questi potrà giudicare in modo autonomo il fatto.
Se un cittadino che non sia un funzionario imperiale pensa di essere stato leso da un atto di una autorità perché viziato non dovrà protestare ma potrà unicamente chiedere a un Maestro di Clemenza di portare la questione innanzi a un Alto Maestro di Giustizia. Il costo da pagare al Maestro di Clemenza è di 50 karsi e costui non pagherà alcuna tassa su tale guadagno. Anche il Maestro di Clemenza potrà chiedere appello in nome di un privato che dovrà pagare i 200 karsi di tassa più 150 karsi al Maestro di Clemenza sempre esenti da imposizione.
Inoltre svolgono funzione di Giudici dei Sublimi, essendo gli unici a poter giudicare i sublimi e a poter relazionare contro un nobile.
I Maestri di Clemenza, sono sebbene privati, assimilati a funzionari imperiali e hanno il titolo di sublimi.
Per divenire Maestri di Clemenza occorre dimostrare un’ottima conoscenza della Legge Imperiale ( competenza law ) , essere cittadini onorevoli e non essersi mai macchiati di alcun reato e aver superato i 30 anni. Chi soddisfa tali requisiti potrà chiedere di essere nominato a tale incarico dal Supremo Maestro di Giustizia che stabilisce anche la pianta organica ogni anno stabilendo il numero di Maestri di Clemenza presenti su ogni territorio. I Maestri di Clemenza hanno competenza sul territorio di un Alto Maestro di Giustizia, e possono essere più di uno. Dovranno pagare una tassa annua di 50 karsi ma non pagheranno alcuna tassa però sulle somme a loro versate per impugnare atti e ordini di autorità.
Nei giudizi contro i comuni i Maestri di Clemenza solo possono proporre impugnazione avverso a sentenza di Alti Ufficiali della Guardia facendo pagare un tassa all’Impero di 100 karsi e una paga al Maestro di Clemenza di 50 karsi. Solo costoro inoltre possono chiedere la grazia avverso la decisione di appello facendo pagare 50 ducati da versare all’Impero più il loro stipendio di 100 karsi.
Nei giudizi contro i sublimi la loro presenza è obbligatoria e costa 80 karsi. Avverso a una sentenza sfavorevole dell’Alto Maestro di Giustizia costoro possono ricorrere al Supremo Maestro di Giustizia facendo pagare una tassa di 300 karsi e la loro paga di 140 karsi. Solo costoro inoltre possono chiedere la grazia avverso la decisione di appello facendo pagare 150 ducati da versare all’Impero più il loro stipendio di 200 karsi.
Legge Imperiale sui Maestri di Cassa
Il Tesoriere Supremo Imperiale gestisce tutta la Cassa dell’Impero. Si occupa di redigere il Bilancio Imperiale e con Editto Ufficiale ogni anno devolve i fondi che sono necessari a far fronte alle spese dell’Impero al Primo Maestro di Cassa e tutti i fondi che non saranno utilizzati per le spese pubbliche al Primo Dirigente della Banca Scura che si adopererà per rendere fruttifere le somme.
Tutte le piante organiche delle varie Sezioni e le loro modifiche sono formate con il doppio assenso del Tesoriere Supremo Imperiale e del Vertice Imperiale della Sezione di competenza , in base alle richieste delle Sezioni e alla capacità economica dell’Impero. Solo la Sezione Militare ottiene la pianta organica con Bollo Imperiale.
Il Primo Maestro di Cassa sottrae le spese di competenza della Cassa Imperiale, come gli stipendi dei funzionari sublimi e le spese che riguardino più territori, o quelle a lui assegnate da un Editto Ufficiale del Supremo Tesoriere e poi ripartisce poi le somme di spesa con Decreto Ufficiale prima alle varie Casse Militari e poi alle Casse Provinciali competenti per territorio.
Gli Alti Maestri di Cassa sono i custodi di tutti i beni pubblici dei territori di loro competenza, si occupano della loro manutenzione e gestione.
Gli Alti Maestri di Cassa gestiscono le spese e l’amministrazione pubblica di tutte le sezioni ad eccezione della Sezione Militare che ha una gestione separata. Controllano che le spese siano efficienti e non vi siano sprechi. A tal fine stilano un bilancio locale con Decreto Ufficiale, che ripartisce le spese pubbliche fra le varie amministrazioni.
In caso il vertice locale di una sezione di un’amministrazione ritenga che nel bilancio locale alla propria amministrazione l’Alto Maestro di Cassa abbia attribuito una quota dei fondi assegnati alla Cassa locale troppo esigua può ricorrere al Primo Maestro di Cassa affinché questi si pronunzi sull’accaduto.
Gli Alti Maestri di Cassa si occupano anche della costruzione delle nuove opere pubbliche, stipulando i contratti di costruzione e riparazione in nome della Cassa Imperiale.
Gli Alti Maestri di Cassa si occupano dell’imposizione fiscale controllando che tutti paghino ciò che è dovuto e in caso scoprano eventuali evasori procedono a denunziarli alla gendarmeria competente. Una volta riscosso il tributo sarà devoluto all’Alto Dirigente della Banca Scura presso la filiale competente per territorio.
Ogni volta che un Alto Maestro di Cassa ritiene che sia opportuna una certa opera pubblica all’interno del territorio di sua competenza, che non rientra nelle spese ordinarie, procederà a fare un progetto con relativa previsione di spesa e lo presenterà al Tesoriere Supremo Imperiale che valutata l’urgenza e la necessità stabilirà se e in che modo devolvere i fondi per la spesa.
Sono esenti da tale imposizione tutti gli stipendi dei funzionati imperiali, tutte le donazioni personali che siano dettate da motivi religiosi effettuate ad un Culto regolarmente ammesso.
TASSA SULL’ESPORTAZIONE
Su tutta la mercanzia in uscita dai confini imperiali e destinata alla vendita o comunque a non ritornare per lungo periodo. Non rileva se la merce sia stata prodotta nell’Impero o sia solo in transito per lo stesso.
Si valuta il valore di mercato della mercanzia e si applica una :
Tassazione base del 5 % del valore della stessa.
TASSAZIONE SUL POSSESSO DEI BENI
Documenti di Cittadinanza
Sublimi: 30
karsi annui
Nobili: 100 karsi annui
Nobili Territoriali: 250 karsi annui
Oggetti Magici
Chi ha l'autorizzazione per possedere legalmente uno o più oggetti magici dovrà pagare una tassa annuale. La tassa sarà fissa (indipendentemente dal numero di oggetti magici posseduti) e calibrata sul potere magico dell'oggetto più potente al quale il cittadino è stato autorizzato, secondo il seguente schema (si noti che per il possesso di liquidi magici e pergamene dovrà essere versata un'autonoma tassa, indipendente dalla loro potenza) :
POTENZA DELL'INCANTAMENTO |
PUNTI ESPERIENZA |
TASSA ANNUALE |
Liquidi Magici | Qualsiasi potenza | 75 karsi |
Pergamene Magiche | Qualsiasi potenza | 50 karsi |
Least Minor Enchantment | 75 punti esperienza | 10 karsi |
Lesser Minor Enchantment | 100 punti esperienza | 25 karsi |
Minor Enchantment | 150 punti esperienza | 50 karsi |
Superior Minor Enchantment | 250 punti esperienza | 75 karsi |
Greater Minor Enchantment | 375 punti esperienza | 100 karsi |
Lesser Enchantment | 500 punti esperienza | 150 karsi |
Superior Enchantment | 1000 punti esperienza | 330 karsi |
Greater Enchantment o superiore | 1500+ punti esperienza | 750 karsi |
Artefatti | variabile | 1000 karsi |
Corazze
Devono essere pagate le tasse sulle seguenti armature :
Chain Mail Elfica 15 karsi annui
Piastre 10 karsi annui
Piastre da Battaglia 20 karsi annui
Piastre Completa 50 karsi annui
Scaglie di Tarantola Gigante 10 karsi annui
Scaglie di Drake 15 karsi annui
Scaglie di Rage Drake 25 karsi annui
Scaglie di Viverna 33 karsi annui
Scaglie di Hydra Spitting 50 karsi annui
Scaglie di Drago 75 karsi annui
Ogni corazza di questo genere che si vuole possedere deve essere accompagnata da un decreto dell’Alto Ufficiale della Guardia Cittadina competente che ne autorizzi il possesso e l’utilizzo. In caso di scambio o vendita di tale corazza il decreto può essere utilizzato per un’altra armatura similare.
Non hanno necessità del Decreto e sono esentati dalla tassa i Cavalieri dell’Ordine della Viola.
Navi e imbarcazioni
Devono essere pagate le tasse su tutte le imbarcazioni possedute in questa maniera :
Barche ( fino a 6 metri ) 5 karsi annui
Imbarcazioni superiori tassa annua pari ad 1/50 del valore di acquisto come nuova
Qualora si voglia armare una nave fornendola di armi da assedio e munendo parte dell’equipaggio di armi e corazze occorre ottenere un Decreto Ufficiale dal Primo Ammiraglio Imperiale del porto competente che stabilisca i limiti e il tipo di armamenti eventualmente concessi. In nessun caso l’equipaggio potrà uscire armato dalle zone portuali.
Animali , cavalcature e carri
Su ogni carro si paga una tassa annua di 9 karsi
Tutte le cavalcature devono essere marchiate con il simbolo personale registrato presso la Cassa Imperiale competente.
Avere il proprio simbolo personale ha il costo una tantum di 10 karsi.
Ogni marchiatura e registrazione di qualsiasi forma di cavalcatura o animale da soma costa 3 karsi.
Inoltre sui cavalli si paga anche una tassa annua di possesso pari a :
Cavallo da passeggio 5 karsi
Cavallo da guerra leggero 10 karsi
Cavallo da guerra medio 15 karsi
Cavallo da guerra pesante 30 karsi
Sono esentati da tale tassa annua gli allevatori di cavalli e bestiame da soma.
Per possedere un cane da guerra occorre autorizzazione con Decreto Ufficiale dell’Alto Ufficiale della Guardia Cittadina competente.
Se si vuole possedere un animale o creatura che non sia una normale bestia da soma o animale domestico, o si voglia utilizzare come cavalcatura una creatura differente dai cavalli occorre prima un Decreto Ufficiale dell’Alto Ufficiale della Guardia Cittadina competente che conceda l’autorizzazione dopo aver valutato la pericolosità dell’animale e il suo effetto sugli abitanti e sull’ordine pubblico, poi occorrerà un Decreto Ufficiale dell’Alto Maestro di Cassa competente che fisserà la tassazione annua prevista. Elenco indicativo:
Imp (Imp
Subjugation) 50 karsi
Lemuri (Great Summon of a Little Devil) 25 karsi
Schiavi
Per il possesso di ogni schiavo dovrà essere versata una tassa di 5 karsi annui. Si noti che possono intendersi schiavi solo umani, semi-umani ed umanoidi di taglia small o medium, marchiati come tali. Si osservi, infine, che oltre alla tassa annua ogni schiavo deve essere registrato al momento dell'acquisto versando una tantum il balzello di 50 karsi.
Beni Immobili
Chiunque abbia in suo possesso un bene immobile che gli spetta per legge o che ha regolarmente acquistato con contratto deve se ne vuole la proprietà tutelata andare a registrarlo presso la sede della Cassa Imperiale competente con un Decreto Ufficiale dell’Alto Maestro di Cassa e sarà tenuto da allora in poi a pagare le tasse annuali su questo per la somma di 1/150 del suo valore come risultante dal contratto di vendita ma mai inferiore al 100 % del costo della costruzione .
Atti pubblici
Ogni qual volta si richiede l’intervento di una autorità che si manifesti in un atto pubblico occorre pagare una tassa, indipendentemente dall’esito o meno dell’atto, pari a:
Bollo Imperiale o Editto Nobiliare 100 karsi
Decreto Ufficiale Massimo 20 karsi
Decreto Ufficiale Superiore 10 karsi
Decreto Ufficiale Comune 5 karsi
Non devono pagare tale atto i funzionari imperiali che chiedano l’atto unicamente per svolgere le loro mansioni e sempre che la richiesta non serva ai loro fini personali o ai fini di persone da loro conosciute.
Evasione fiscale
In ogni caso di dubbio o di possibile interpretazione elusiva, le imposte devono sempre essere pagate.
In ogni caso di violazione di una qualsiasi legge che preveda il versamento alle Casse Imperiali di una somma di denaro, qualora tale somma non venga versata si incorrerà nella seguente punizione :
Pena lieve + perdita dei diritti connessi + pagamento del doppio di quanto non pagato.
Se però la somma dovuta alle Casse superava la cifra di 1000 karsi la pena sarà :
Pena media + perdita dei diritti connessi + pagamento del doppio di quanto non pagato.
Legge Imperiale sul Ritrovamento di Tesori
In caso siano ritrovati beni che abbiano un valore, gemme, monete o tesori, all’interno o all’esterno dei confini dell’Impero, occorre denunziarli senza esitare presso l’Alto Maestro di Cassa competente e presso l’Alto Ufficiale della Guardia Cittadina competente. Qualora tali beni risultino di un abitante che possa legittimamente possederli e che li aveva perduti o gli erano stati sottratti, devono essere a costui riconsegnati ma questi dovrà pagare al ritrovatore il 10 % del loro valore. In caso tale soggetto non voglia pagare o non risultino di nessuno potranno divenire di proprietà del ritrovatore dopo che questi si sarà messo in regola con le leggi imperiali e abbia pagato la tassa generale imperiale sul loro valore.
Sezione della Magia
Legge Imperiale sulla Magia
Non è possibile lanciare magie di alcun tipo o genere su qualsiasi abitante dell’Impero senza ottenere il suo libero consenso. Coloro che non rispetteranno tale regola anche se non abbiano commesso altri reati saranno per ciò solo puniti con pena lieve, in caso di commissione di altri reati tramite la magia questa pena si somma a quella prevista.
Si può utilizzare la magia solo per difendersi da un attacco illegale che minacci direttamente la vita della persona che utilizza la magia o di un altro abitante del territorio, in questo caso la magia non deve provocare danni a beni o cose altrui ed essere proporzionata al rischio effettivamente corso. Inoltre il soggetto non deve aver avuto la possibilità di resistere efficacemente con altri metodi non magici compreso il tentativo di fuga, altrimenti si verrà puniti con pena lieve più altre pene previste in caso in cui la difesa armata non sarà ritenuta sussistente.
E’ proibito anche l’utilizzo di magie che modifichino il territorio, evochino creature o in generale abbiano effetti duraturi sulle persone, anche se stessi, o cose nell’Impero. Quando si voglia lanciare una tale magia occorre ottenere un’autorizzazione con Decreto Ufficiale da parte dell’Alto Ufficiale delle Scienze e della Magia competente che si sinceri del fatto che le magie utilizzate non creino pericoli per lo Stato e per i suoi abitanti e siano utilizzate in modo tale da non arrecare disordini. A tal fine l’Alto Ufficiale delle Scienze e della Magia può stabilire le modalità di utilizzo, le misure di sicurezza e le zone in cui effettuare gli incantesimi. Lo stesso sistema si utilizza per ricerche e studi magici.
Con Editto Ufficiale l’Ufficiale Supremo delle Scienze e della Magia può regolamentare l’utilizzo di magia in scuole e laboratori magici in via generale.
I sublimi possono invece lanciare magie sulla loro persona senza autorizzazione ad esclusivo fine difensivo e che non abbiano attitudine ad influenzare la vita di altri abitanti, come potrebbero provocare incantesimi quali invisibility ecc… che sono vietati senza autorizzazione.
In caso in cui un’autorità voglia per l’esercizio dei suoi doveri utilizzare la magia e questo non sia vietato e rientri nelle spese sostenibili deve chiedere autorizzazione all’Alto Ufficiale delle Scienze e della Magia competente per territorio.
Lo studio della magia all’interno del Granducato è consentito ai membri del Circolo dei Summoner e ai membri di quei Circoli di Magia che seppure non accettati dal Circolo del Potere abbiano ricevuto l’autorizzazione da Circolo dei Summoner e da un Bollo Imperiale. A tali Circoli è concesso insegnare la magia avere laboratori e librerie magiche come regolamentato con Editto Ufficiale l’Ufficiale Supremo delle Scienze e della Magia.
Attualmente i Circoli Ammessi , oltre al Circolo dei Summoner, sono :
Grande Scuola di Magia Scura ( solo per elfi e mezzi-elfi drow )
Congrega dei Seguaci degli Insegnamenti di Moolt
Accademia di Studi dell’Antico Metodo
Gruppo di Studio di Magia Nordoriana
Circolo delle Vesti Magiche
Circolo della Ragnatela Nera
Alto Circolo della Goccia e la Spina
Istituto di Arti Oscure
Qualsiasi mago faccia parte dei Circoli ammessi che possa studiare la magia e voglia costruirsi un laboratorio o una biblioteca seguendo le regole dettate dal suo Circolo può chiedere un Decreto Ufficiale dell’Alto Ufficiale delle Scienze e della Magia che lo autorizzi a possedere il laboratorio e le librerie e ne preveda dislocazione e misure di sicurezza pagando un permesso per la ricerca pari a 20 ducati annui che può rilasciare o meno a sua completa discrezione il Circolo . Questo deve essere rinnovato annualmente e può essere sempre ritirato dal Circolo per qualsiasi motivazione . Un mago che non rispetterà questa regola potrà subire pena lieve + requisizione delle attrezzature.
Per il lancio di magie, per i laboratori e per le librerie clericali che non si trovino nelle aree sacre del culto si seguono le regole per i maghi in analogia.
Possesso di Oggetti Magici
I cittadini
comuni possono essere autorizzati unicamente al
possesso di incantamenti magici minori e di liquidi magici aventi potere massimo
pari a 300 punti esperienza.
I cittadini nobili ed i cittadini
sublimi possono essere autorizzati al possesso di
qualsiasi oggetto magico.
In nessun caso è ammessa il possesso comune di oggetti magici ma è possibile che vi sia un solo legale possessore responsabile dell'oggetto magico.
Quando un cittadino ottiene in qualsiasi modo un oggetto magico di cui possa chiedere il legale possesso costui dovrà denunziarlo presso l’Alto Ufficiale delle Scienze e della Magia competente il quale ne potrà autorizzerà il possesso con suo Decreto Ufficiale. Il possesso di oggetti magici rientranti nella categoria Artefatti potrà essere autorizzato solo con Editto Ufficiale dell'Ufficiale Supremo delle Scienze e della Magia. Il permesso permette al cittadino di indossare, trasportare e utilizzare (negli eventuali modi nei limiti eventualmente previsti dall'atto autorizzativo) gli oggetti magici nonché di depositarli presso un suo luogo di abituale dimora. Chi è sprovvisto dell'autorizzazione per il possesso di un determinato oggetto magico potrà, dopo averlo denunziato, unicamente depositarlo presso una qualsiasi filiale della Banca Scura (od altro luogo indicato eventualmente dall'Alto Ufficiale delle Scienze e della Magia). Costui, inoltre, sarà libero di vendere o donare tale oggetto ad altra persona. Colui che è sprovvisto dell'autorizzazione ed è trovato in possesso di uno o più oggetti magici sarà punito con pena lieve + requisizione degli oggetti magici non autorizzati.
Tutti i militari all'interno dell'impero sono sottoposti a giurisdizione separata rispetto ai normali civili.
Il Supremo Generale Imperiale con suo editto ufficiale può delimitare zone e territori di interesse strategico facendole divenire territori militari. All'interno di tali territori tutte le funzioni di comando, giurisdizione e ogni facoltà spettano unicamente al militare più alto in grado che ne ha il controllo.
Può essere impedito l'accesso in tale territorio militari a qualsiasi civile e a qualsiasi subordinato militare ma non può esser impedito ai vertici imperiali che si trovano al culmine dei settori dell'amministrazione i quali possono recarsi in questi territori per compiere indagini e o ispezioni al fine di relazionare alle Figure Imperiali.
Tutto l'impero è diviso in zone di competenza delle varie armate imperiali o piazzeforti. Al primo generale imperiale competente per la zona spetta il compito della difesa dell'impero da qualunque forza ostile voglia superare i confini senza autorizzazione, inoltre i militari devono intervenire in tutti quei casi in cui pericoli interni rischiano di porre in discussione l'ordine imperiale che minacciano la vita dei cittadini senza che le gendarmeria possono effettivamente porvi rimedio. Le varie zone sono affidate alla tutela dei vari alti comandanti militari. Qualora uno alto ufficiale della guardia cittadina ritenga di necessitare l'appoggio militare per la risoluzione di un problema deve fare richiesta con decreto ufficiale di intervento e all'alto comandante militare competente e in tal caso costui dovrà intervenire e avrà pieni poteri di azione fino a ché il pericolo non sarà stato scongiurato. Solo il Primo Generale Imperiale competente per la zona con proprio decreto ufficiale potrà intervenire senza che sia stato richiesto il suo intervento dalla gendarmeria, in tal caso però dovrà essere immediatamente avvisato il primo ufficiale della guardia il quale potrà riferire di eventuali soprusi alle Figure Imperiali.
In caso di intervento militare all'interno del territorio imperiale le forze militari potranno, garantendo l'incolumità dei cittadini e l'ordine imperiale, operare requisizioni, sequestri, pattugliamenti, ispezioni, operazioni armate volte ai fini dell'eliminazione del pericolo. A tal fine dovranno collaborare con le varie gendarmerie competenti dei vari punti del territorio. L'Alto Comandante Militare competente qualora ritenga che sia necessario l'intervento per l'eliminazione problema di specialisti particolari potrà ordinare con proprio decreto ufficiale a qualsiasi funzionario imperiale di intervenire nell'azione utilizzando le proprie arti e conoscenza ai fini della risoluzione del problema. I chierici e i combattenti della chiesa del Serpente e i chierici di Kalian potranno anche loro essere richiamati anche non essendo funzionari imperiali. Costoro dovranno cooperare con le altre autorità al fine di rimuovere problema utilizzando tutte le loro competenze, abilità e il loro equipaggiamento. Al termine dell'operazione il Primo Maestro di Cassa Imperiale provvederà al risarcimento parziale delle spese personali che costoro hanno subito e che erano state autorizzate dall'Alto Comandante Militare, provvederà a donare un emolumento in denaro per ogni giorno di servizio pari a 2 karsi per livello di esperienza raggiunto, inoltre i funzionari prenderanno comunque il loro regolare stipendio.
Per singole spese costoro dovranno affrontare che superino i 200 karsi occorra al fine del risarcimento parziale la previa autorizzazione del Primo Generale Imperiale competente.
Coloro che sono stati richiamati con decreto ufficiale militare sono obbligati alla partecipazione e soggetti per tutto il periodo dell'operazione alla legge militare. Possono ottenere la dispensa solo dal Supremo Generale Imperiale con suo editto ufficiale. Non possono essere chiamati i funzionari di titolo ( Alto, Primo, Supremo ) superiore a quello di chi effettua la chiamata, in tal caso la chiamata è facoltativa.
Nessun militare può esservi giudicato come un normale cittadino, qualora venga invece accusato della commissione di qualsivoglia reato, da colui che qualora fosse stato un civile lo dovrebbe aver condannato, sarà deferito alla corte marziale. La corte marziale è composta dal suo superiore diretto e da altri due Primi Generali Imperiali, tra i quali sia possibile far dato la precedenza a quello della zona dell'accusato. Qualora sia accusato un Primo Generale Imperiale faranno parte della corte marziale due emissari delle Figure Imperiali e il Supremo Generale Imperiale.
La corte marziale decide con la maggioranza di due voti su tre e potrà condannare il militare ritenuto colpevole a una pena massima come prevista per il reato si fosse commesso da un civile ma senza alcuna limitazione della scelta della pena minima inferiore a questa. Tutti i militari possono commettere però uno specifico reato ossia il reato di insubordinazione qualora non rispettino gli ordini impartiti da un loro superiore, di militare potrà così essere punito dalla corte marziale fino alla pena media. Non potranno essere puniti però i militari qualora gli ordini risultino apertamente illogici, impossibili, illeciti o eccessivamente pericolosi non lasciando che remote possibilità di sopravvivenza.
Sezione di Legislazione Particolare
Legge Imperiale sulla Gilda degli Avventurieri e degli Esploratori Pergariana
[Introduzione. La Gilda degli Avventurieri e degli Esploratori Pergariani fu istituita dal Granduca della famiglia Valèrian prima dell'avvento dell'Impero. Lo scopo della sua istituzione fu quella di permettere ai cittadini comuni di recarsi fuori dal territorio statale muniti di armamenti, corazze ed oggetti magici che costoro non sono autorizzati a possedere legalmente all'interno del territorio pergariano. In questo modo lo Stato si è garantito la possibilità di incentivare il recupero di ricchezze all'esterno del suo territorio e di elevare il livello della classe di avventurieri presente nei confini pergariani. Questa legge come, del resto, quasi tutta la previgente legislazione è stata poi convertita in Legge Imperiale dalle Figure Imperiali.]
Le Figure Imperiali riconoscono valida la legge emanata con Autorizzazione Granducale dal Granduca della famiglia Valèrian che ha istituito la Gilda degli Avventurieri e degli Esploratori Pergariani.
Scopo di questa Gilda è permettere ed incentivare le esplorazioni ed i viaggi avventurosi all'esterno dei confini imperiali.
Chi desidera iscriversi alla Gilda deve recarsi presso la sede principale di Pergar ed essere ammesso nella stessa con Editto Ufficiale del Gran Maestro della Gilda.
La Gilda rappresenta un istituzione imperiale ed i suoi amministratori rivestono il ruolo di funzionari imperiali. La Gilda è così strutturata:
Gran Maestro della Gilda degli Avventurieri
Requisito : Aver raggiunto almeno il 7°
livello di esperienza in una qualsiasi classe di personaggio.
Sublime per carica
Ottiene uno stipendio di 225 ducati al mese
Ha il potere edittale ufficiale
Il Gran Maestro si trova nella Sede Principale della Gilda che si trova all'interno della capitale imperiale (Pergar). Con i suoi Editti Ufficiali costui organizza ed amministra l'intera Gilda degli Avventurieri. Costui, inoltre, autorizza il compimento di missioni di particolare rilevanza e può organizzare missioni valide in tutte (od alcune) Sedi Locali della Gilda.
Maestro d'Avventura ed Esplorazione
Requisito : Aver raggiunto almeno il 4° livello di esperienza in una qualsiasi
classe di personaggio.
Sublime per carica
Ottiene uno stipendio di 125 karsi al mese
Ha il potere decretale ufficiale
Il Maestro d'Avventura ed Esplorazione organizza e gestisce una Sede Locale della Gilda nel rispetto degli Editti Ufficiali emanati dal Gran Maestro della Gilda degli Avventurieri. Costui autorizza il compimento di missioni e può organizzare le stesse nei territori di competenza della propria sede come fissati dalla presente Legge Imperiale. In nessun caso costui può organizzare od autorizzare missioni che, per i pericoli preventivati, le conseguenze politiche o la rilevanza degli eventuali ritrovamenti, possono essere ritenuta di particolare rilevanza. In questi casi, infatti, unico competente a procedere risulterà il Gran Maestri della Gilda.
Le Sezioni Locali della Gilda sono le seguenti:
Base
Vittoria (Granducato di Karsar)
- Competente per le missioni nel Sud Arelia (ad eccezione dei Territori
Semi-Umani).
Simiar
(Granducato di Karsar) - Competente per le missioni nel Golfo della Civiltà e
per le missioni navali o marittime.
Nembus
(Provincia Imperiale di Nuova Nembus) - Competente per le missioni nelle Terre
Selvagge e nei Territori dei Semi-Umani.
Porto Tempestoso
(Provincia del Nordor Pergariano) - Competente per le missioni nel Nordor e
nella Penisola di Irendal.
Tutti i membri della gilda degli avventurieri, impegnati in una missione assegnata loro od autorizzata dalla Gilda, sono autorizzati a recarsi oltre confine per il tempo strettamente necessaria a portarla a compimento. Costoro hanno comunque il dovere di comunicare alle competenti autorità l'uscita ed il rientro dal territorio imperiale comunicando la loro destinazione geografica e le tappe del loro viaggio.
In deroga alla legislazione imperiale che prevede limiti al loro possesso legale, i cittadini comuni membri della Gilda, godranno dei seguenti privilegi:
- Possono essere autorizzati a possedere cavalli, carri, animali e mezzi da trasporto. ma possono utilizzarli solo per le spedizioni .
- Possono essere autorizzati a possedere legalmente oggetti magici.
- Possono possedere armi e armature con gli stessi limiti dei cittadini sublimi.
Tutte le suddette autorizzazioni permettono, però, ai membri della Gilda di indossare od utilizzare tali oggetti solo nel corso di una missione assegnata loro od autorizzata dalla Gilda. Quando non impegnati in una missione ufficiale, tali attrezzature non potranno essere utilizzate, indossate o trasportate e dovranno essere obbligatoriamente custodite presso il luogo di abituale dimora dell'avventuriero. Per dimostrare la partecipazione alla missione i membri dovranno essere muniti dell'atto autorizzativo rilasciato dal competente funzionario della Gilda.
Gli avventurieri hanno diritto ad uno sconto del 20% su tutti i costi delle identificazioni magiche operate presso il Circolo dei Summoner.
Gli avventurieri si impegnano a rispettare il regolamento della Gilda.
Gli avventurieri si impegnano ad aiutare qualsiasi pergariano o alleato, ovunque esso si trovi, ed a rispettare la legislazione imperiale anche oltre i confini dell'Impero.
Gli avventurieri hanno, in ogni occasione, il dovere di tutelare gli interessi imperiali oltre i confini dell'Impero.
Gli avventurieri giurano sul loro onore di utilizzare gli insegnamenti e gli oggetti trovati in onore del popolo pergariano e del suo Granduca .
Gli avventurieri hanno il dovere di contribuire con le loro avventure al benessere e allo sviluppo della società pergariana per questo motivo sono tenuti al pagamento di una tassa annua di iscrizione alla Gilda pari a 25 karsi per livello di esperienza raggiunto dagli stessi.